Maculopatia
La maculopatia è un termine che, in generale, indica un insieme di malattie che colpiscono la parte centrale della retina detta macula. E’ caratterizzata dalla perdita progressiva della visione centrale, spesso bilaterale, che limita fortemente la funzione visiva, associata a visione distorta (metamorfopsia), senza portare a cecità completa in quanto la visione laterale è solitamente conservata.
La forma più frequente di maculopatia è la Degenerazione maculare legata all’età (AMD), principale causa di cecità nel mondo occidentale, che si può manifestare in due forme principali: secca (atrofica), ad evoluzione lentamente progressiva, ed essudativa (neovascolare o disciforme), caratterizzata da perdita visiva centrale improvvisa, associata ad emorragie dovute alla presenza di vasi anomali, la cui formazione è stimolata da diversi fattori di crescita vascolare fra cui il più importante è il VEGF (vascular endothelial growth factor). La proliferazione di nuovi vasi sotto la retina viene detta neovascolarizzazione coroideale o CNV.
Il monitoraggio continuo è fondamentale in quanto una certa percentuale di maculopatie secca diventano essudative nel tempo. Attualmente è possibile la diagnosi precoce ed il monitoraggio grazie all’esame OCT e, nei casi più avanzati, alla fluorangiografia.
Recentemente, si è reso disponibile un test genetico capace di individuare i soggetti a rischio per AMD, il rischio di progressione della malattia e la sensibilità alle terapie.
La terapia attualmente praticata in queste forme è rappresentata prevalentemente dall’utilizzo di farmaci (Anti-VEGF) che tendono a rallentare il decorso della malattia attraverso il blocco del VEGF e di altri fattori di proliferazione (Ranibizumab, Aflibercept).
Altre forme di maculopatia sono la maculopatia miopica e gli edemi maculari (diabetico, da trombosi venosa).